Raccontare l’azienda, il prodotto, le persone… non è molto diverso dal raccontare una storia su un palco o inciderla nei frame di una pellicola cinematografica. La potenza del racconto è trasversale. Qualcuno lo definisce “brand journalism” ma io preferisco chiamarlo “corporate storytelling”. In ogni caso, il senso è questo: la comunicazione aziendale, oggi, non può tralasciare l’emozione! Si gioca nel campo del brand, ovvero di quell’insieme di aspetti che generano emozioni attorno ad un’azienda, alla sua storia, alle sue persone e di conseguenza ai suoi prodotti. Io lo faccio attraverso l’ideazione e la realizzazione di strategie, di eventi, la redazione di testi, podcast, magazine, video, la gestione dei piani editoriali social, la gestione dell’ufficio stampa... perché in tutto possiamo trovare e suscitare un’emozione.