#consiglidicinema a cura di Emanuele Turelli*
Il giorno 1 settembre 1939, con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista iniziava ufficialmente la seconda guerra mondiale, un conflitto che sarebbe costato al mondo il sacrificio di 54 milioni di vite. Di questi, una cifra non precisata, ma compresa fra i 15 e i 17 milioni, erano persone ebree. Di questi almeno 6 milioni morirono nei campi di sterminio del sistema nazista (a differenza di quanto si possa credere, erano circa 13 mila i campi di prigionia e sterminio nazisti nel complesso concentrazionario europeo dell'epoca).
Il mondo del cinema si è confrontato spesso con temi storici imponenti come la shoah. Lo hanno fatto i grandi maestri, consegnando alla storia capolavori assoluti, entrati di diritto nell'elite del cinema mondiale. Era il 1993 quando Steven Spielberg decideva di girare un film con stile documentaristico, ispirato alla vicenda di un tale Oskar Schilndler, imprenditore tedesco che fece fortuna durante il secondo conflitto mondiale, sfruttando le sue ottime doti relazionali e la sua capacità di accreditarsi, nella Polonia occupata, nei confronti delle alte sfere dei gerarchi nazisti.
Schindler fu colluso con il nazismo in un primo momento, salvo poi redimersi e mettere in atto uno dei gesti eroici più straordinari (perdonate l'espressione) della seconda guerra mondiale: comprò a peso d'oro oltre 1000 operai ebrei della sua fabbrica di pentolame ad uso bellico per sottrarli alla morte in un campo di sterminio. Per questo motivo Oskar Schindler è stato eletto a "giusto fra le nazioni" e sepolto a Gerusalemme.
Spielberg ha dipinto la sua figura in maniera autentica e assolutamente sincera: quella di un uomo intenzionato ad approfittare della situazione e arricchirsi durante la guerra cogliendone tutte le opportunità, quella di un uomo capace di virare il suo pensiero e di scagliarsi contro la follia nazista dello sterminio, sacrificando ogni suo bene per salvare vite umane. Insomma, quella di un uomo capace di pensare con la sua testa e di dare retta al suo cuore, a costo della sua stessa vita!
Girato per lo più in bianco e nero (proprio per avere un forte carattere documentaristico), il film vinse 7 statuette agli Oscar e centinaia di altri premi in tutto il mondo. Se oggi una persona pensa a un film che riassuma esattamente la follia dello sterminio pensa proprio a Schindler list. Basta ascoltare il pezzo di violino che accompagna le scene più struggenti per avere l'impressione di essere proiettati in quel periodo e in quel momento storico. Regia eccezionale (capace di non far notare che la maggior parte delle scene furono girate a mano e senza cavalletto), colonna sonora da capolavoro, attori incredibilmente bravi per un vero capolavoro del cinema mondiale.
Cosa rimane, oggi, di Schindler List: rimangono la fabbrica di via Lipowa a Cracovia, divenuta splendido museo dell'occupazione nazista della Polonia, rimangono figli e nipoti degli oltre mille ebrei salvati da Oskar Schindler, rimane una lapide al campo di Plaszow, alle porte di Cracovia, dove il terribile comandate Amon Goth, sterminò migliaia di vittime innocenti, rimangono alcuni luoghi del quartiere ebraico di Cracovia dove Spielberg ha voluto le riprese della liquidazione del ghetto e di altre scene del film. Rimane la tomba di Oskar Schindler nel cimitero francescano cattolico a Gerusalemme, ricoperta di pietre lasciate dai discendenti degli ebrei da lui salvati.
Perché guardare o riguardare Schindler List? E' un capolavoro assoluto che rappresenta con obiettività la crudeltà nazista dell'epoca e ripercorre con dovizia storica i fatti. E' una storia vera e celebra un uomo divenuto giusto (ognuno di noi ha sempre la possibilità di scegliere fra il bene e il male). E' artisticamente perfetto: dalla colonna sonora alle interpretazioni, alla sceneggiatura... il film non lascia un attimo di tregua, incalza e appassiona... pochi registi riescono a creare questa magia con lo spettatore.
Dove guardare Schindler List: su una delle piattaforme Tv più famose (Netflix) si trova la versione integrale in ligua italiana, ma altre versioni si trovano anche su altri siti web.
Infine... vi consiglio, se non lo avete ancora fatto, di andare una volta nella vita a Cracovia (la nostra associazione organizza ogni anno un viaggio dedicato dall'Italia) e visitare la fabbrica di via Lipowa dove Schindler custodiva i "suoi" ebrei. Nell'ultima stanza del meraviglioso museo che oggi vi sorge, c'è un pavimento mobile e morbido, se non si porta attenzione si può cadare... E' fatto appositamente così e ha un significato: percorrere il bene può destabilizzare e far cadere, al tempo anche morire... ma lascia il cuore leggero come una piuma, perchè, come recita il Talmud "chi salva una vita salva il mondo!".
*regista e storyteller